House MV
L’abitazione da ristrutturare si trova sulla collina di Posillipo a Napoli in un edificio del 1933. L’appartamento di 67 mq netti con 7 aperture di cui 3 balconi sulle pareti perimetrali doveva contenere spazi adeguati per un nucleo familiare di tre persone.
L’obiettivo era sfidare lo spazio!
Dettagli progetto
Lo spazio da abitare e lo spazio contenitivo sono due fattori inversamente proporzionali.
Nel progetto di ristrutturazione sono state ricavate due camere da letto, due bagni, una lavanderia, senza tuttavia rinunciare a una zona giorno completa, accogliente e multifunzionale.
Tutto è accompagnato da un approccio formale votato ai colori materici e ai piccoli colpi di scena, come il sipario che si chiude su due lati della cucina simulando una lanterna gigante, tanto emozionante quanto funzionale.
Un progetto che ricerca la raffinatezza attraverso i materiali da alta qualità, che restituiscono sensazioni tattili e visive, funzionali e valorizzati da elementi di design.
In tutta la casa è stato posato un pavimento in battuto veneziano, un materiale resistente che allo stesso tempo restituisce una piacevole sensazione al tatto e alla vista.
La tavolozza di colori neutri, dei contrasti naturali, decisamente materici, caldi e brillanti creano un’atmosfera accogliente ed elegante con un tocco di reminiscenza dello stile nord-europeo. Le pareti sono intonacate ma non dipinte, i bagni sono trattati come delle box full color in resina e nel bagno chiamato dai proprietari “entra-fuori” un parato con texture di fogliame naturale, riprende lo scorcio del giardino antistante la finestra, con la dichiarata volontà di eliminare percettivamente il confine tra interno ed esterno.
Sia l’arredamento che le opere selezionate con cura creano uno spazio altamente personalizzato in cui estetica e funzionalità trovano un perfetto equilibrio.
L’ambiente giorno è tutto da scoprire. I padroni di casa amano la convivialità, qualsiasi occasione si trasforma in un valido motivo per condividere una partita di calcio, un aperitivo, un brunch o una cena riservata, una festa o semplicemente la visione intima del film preferito! Quindi la definizione funzionale dello spazio cucina-living è stata pensata per trasformarsi, a seconda delle occasioni. Il banco cucina che separa lo spazio operativo della cucina dalla zona pranzo è stato disegnato con mobili bifacciali, se da un lato sono posizionate le basi della cucina, dall’altro lato un volume un po’ più alto, scherma la zona di lavoro domestico e funge da piano da appoggio per un aperitivo o semplicemente da appoggio passavivande di servizio al tavolo. All’interno del mobile rivolto verso la zona pranzo due vani contengono bicchieri e calici da vino e al centro del mobile un alloggio è dedicato al televisore. Nel caso di visione viene estratto su un carrellino su ruote, ma all’occorrenza viene chiuso nel mobile per fare spazio alla funzione conviviale di ricevimento.
In cucina lo spazio contenuto si è tradotto in una scelta degli elettrodomestici votata alla massima efficienza, al green e al del valore del tempo.
Il tritarifiuti consente di smaltire l’umido scongiurando cattivi odori nella zona giorno, l’abbattitore svolge molteplici funzioni, tra cui forno, lievitazione e scaldavivande. Il sottovuoto a campana permette una conservazione più sana e duratura dei cibi, oltre a marinature veloci. Il piano cottura ad induzione consente di avere tempi ristretti di cottura dei cibi e sicuramente più sani. La presenza di una cantinetta vini e un erogatore che fornisce l’acqua fredda, a temperatura ambiente e gasata sono il completamento degli arredi funzionali. Eliminare il trasporto ed il consumo di plastica, avere sempre, anche a fine serata una brocca di acqua fresca a disposizione è qualcosa di molto importante, senza considerare che lo spazio e l’utilizzo del frigorifero ne ha solo benefici, anche in termini di consumi.
Il risparmio in termini economici e soprattutto di tempo da poter dedicare ad altre passioni è il punto di partenza di un progetto di una cucina.
L’ottimizzazione della pianta e le trovate per il contenimento sono senz’altro due punti di forza di questa ristrutturazione, ma non gli unici: il progetto di luce in una “casa dinamica” gioca un ruolo significativo.
Il progetto di illuminazione dell’appartamento è stato un processo creativo in cui sperimentazione e innovazione hanno danzato con ispirazione e eleganza. Il progetto illuminotecnico architettonico è stato integrato in ogni dettaglio, dalle radenze sui tessuti, alle retroilluminazioni al living, ma che all’occorrenza si trasformano in illuminazione diretta per l’alzata in cucina, dai piccoli down light nel controsoffitto, alla radenza con livelli di illuminazione differenti nei bagni per una doccia rigenerante o un make-up professionale. La luce ha sottolineato ogni gesto “progettuale”. Le ricerche per individuare gli apparecchi luminosi, la customizzazione e le prove illuminotecniche effettuate in loco sono state fondamentali per il controllo e la realizzazione del progetto.
Chiunque entri in questa casa capisce immediatamente come utilizzare il sistema dinamico: controllare la luce, gestire la temperatura, godersi l’audio multi-room e così via.
Ciò che fa la differenza nel mondo dell’integrazione dei sistemi non è solo scegliere le migliori tecnologie, ma saperle fondere in un unico sistema nel miglior modo possibile, e questo fa sì che ogni brand venga valorizzato al meglio ed emerga il suo pieno potenziale.
Era quindi fondamentale che il sistema, fosse allo stesso tempo estremamente semplice ed intuitivo.
Nel living la luce diventa a pieno titolo architetturale. I progetti di interior e light design si fondono nel progetto “lanterna”. Estetica ed efficienza si incontrano realizzando un sistema dinamico controllabile con semplicità e che sviluppa l’eleganza, la creatività di un sistema d’integrazione domotica.
Una vera e propria scenografia scolpita nella luce, un solo tocco e lo spettacolo inizia!
Si chiude il sipario: le luci d’ambiente si abbassano, su due binari iniziano a scorrere dei cordoncini di seta grigio perla, che si chiudono a sipario componendo un nuovo volume divisorio nell’ambiente. Con una modulazione morbida dei livelli di luminosità, entrano in scena le sorgenti luminose in radenza al sipario in movimento e la luce come in un ritmo musicale si trasforma e prende nuova vita. Come sulle corde di un’arpa la luce suona sui cordoncini vibrati dal movimento. Il sipario si chiude, la luce si ferma. L’ambiente si è trasformato in pochi secondi con un solo tocco in nuova configurazione della stanza, introducendo intimi riflessi, per accogliere una nuova scena di vita. Il nuovo volume diventa così il fulcro visivo della stanza.